ARTE E STORIA
DELL'ARTE
Essendo
agli arresti domiciliari (*), trovo anche tempo per scrivere qualcosa che
non riguardi soltanto la mia detenzione (come Silvio Pellico che
scrisse Le mie prigioni dopo essere stato recluso dagli
austriaci nella fortezza dello Spielberg o, meglio, come Marco Polo
che dettò Il Milione mentre era detenuto dai genovesi nel
Palazzo di San Giorgio) ma anche ragionamenti sull'arte e la
storia dell'arte che ho meditato da tempo ed ora è giunto il
momento di metterli per iscritto.
Il
concetto di arte ha un'accezione non univoca in quanto andiamo
da quella accettata dai non addetti ai lavori che intende “La
produzione di opere adeguate ai canoni estetici del bello, prevalenti
nei diversi periodi storici” a quella esasperata dei dadaisti
che intendono per arte “Qualsiasi produzione definita tale
dall'artista”.
Se
la prima definizione è facilmente comprensibile, la seconda richiede
almeno un esempio e quindi mi riferisco a Marcel Duschamp che
presentò nel 1917 come oggetto artistico un orinatoio.
Foto della "Fontana" perduta di Marcel Duchamp del 1917
Quest'opera
era un prodotto industriale reso opera d'arte dall'artista il quale
la denominò R. Mutt (Mutter in tedesco significa
madre), cioè divenne opera d'arte perché l'artista decise
così. Solo un artista può definire un oggetto di sua produzione o
no, opera d'arte. Quindi l'arte è un prodotto dell'uomo artista
riconosciuto come tale dalla collettività. Perciò, prima occorre
che una persona sia riconosciuta come artista, poi questa, e solo
lei, è abilitata a produrre opere d'arte.
Come
si nota occorre un riconoscimento generale abbastanza labile e
fluttuante. Basta affermare che Duchamp non è un artista ma un
semplice provocatore ed allora le sue opere sono spazzatura come
l'orinatoio del 1917 andato perduto perché, mentre Marcel era negli
U.S.A., la sorella ripulendo il suo studio gettò l'opera d'arte
nell'immondizia.
Preferisco
pertanto la definizione tradizionale di arte collegata al concetto
(primitivo) di bello.
Passiamo
ora alla storia
dell'arte.
Sembrerebbe abbastanza facile definirla come la successione
cronologica delle opere d'arte e degli artisti descritta
da una persona riconosciuta come storico dell'arte.
Ma non è così. Se prendiamo un qualsiasi libro di storia dell'arte
ci accorgiamo che in esso vi sono soltanto le opere nuove degli
artisti. Allo storico non
interessa il già
visto, ma la nuova
invenzione. Se per
esempio un pittore copia benissimo un'opera del 1872 di Claude Monet
come Impression,
soleil levant o ne
dipinge una simile, queste non sono opere che possono passare alla
storia dell'arte perché non sono né innovatine né creative, e lo
storico le considerate alla stregua di banali croste.
Claude Monet: Impression,
soleil levant,1872 - Musée Marmottan Monet. Paris
Siamo
arrivati nel XX secolo a considerare degno di passare alla storia
dell'arte qualsiasi
prodotto innovativo creato da una persona riconosciuta come artista,
anche se il pubblico (non indottrinato da studi scolastici artistici
non critici) non le riconosce come opere d'arte.
Ecco
due esempi conservati in musei e pagati fior di quattrini che non
valgono una cicca... cioè il fruitore dell'arte si comporterebbe
come la sorella di Marcel Duchamp...
Jackson Pollock: Full Fathom Five. 1947. MoMa di New York
Milano, 17 novembre 2012. Anna accanto a Baco da Setola di Pino Pascali. 1967 - Museo Gallerie d'Italia, Milano
CONCLUSIONE.
E' tempo che gli storici dell'arte considerino questi innovatori
come persone che hanno tentato di rinnovare l'arte ma
con risultati scarsi e quindi dedicare loro solo uno spazio da
giornalistica cronaca locale e chiamare le loro opere esperimenti artistici.
GPS, 31 marzo 2020
(*) Per arresti domiciliari
intendo quelli conseguenti alle misure restrittive incostituzionali del
governo Conte-Mattarella-M5S-PD per contrastare (senza efficacia) il
COVID-19, che mi hanno costretto a rimanere chiuso in casa (salvo due
uscite giornaliere da un'ora [come i carcerati] alla distanza non
superiore a cento metri dalla propria abitazione...), a non poter
uscire di notte per il coprifuoco (quando tutte le attività erano
chiuse...), a non poter viaggiare fuori dal comune di residenza, a non
poter andare a visitare musei o cenare al ristorante perché non mi sono
mai vaccinato (il governo Draghi-Mattarella-M5S-Lega-PD-FI mi ha pure
obbligato alla vaccinazione essendo ultracinquantenne...), ecc. ecc. e
non mi sono mai ammalato (mentre i vaccinati sì...) ... pur riuscendo a
viaggare particolarmente all'estero... - Consultare la sezione COVID-19
del mio sito www.giacomazzi.org per avere una cronistoria dei
delinquenti che ci hanno governato mettendoci agli arresti
domiciliari...
P.S. Visto che siamo in ambito artistico, sorge spontanea la domanda...: "Tutti gli storici dell'arte si sono vaccinati contro il COVID-19 e non si sono contagiati né rincretiniti...?".
GPS, 30 ottobre 2023
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ENZO
JANNACCI - DUE STORIE DI PUTTANE ...
...una
allegra: “Veronica”, l'altra triste :“M'hann ciamà”
entrambe del 1964.
La
prima, cantata da Enzo Jannacci, è nata dalla collaborazione fra
Sandro Ciotti, Dario Fo ed Enzo Jannacci. - NOTA: Via Luigi Canonica
è una via di Milano e per Carcano si intende il Teatro Carcano.
La
seconda, scritta, arrangiata e cantata da Enzo Jannacci, richiede una
traduzione testo a fronte essendo in dialetto milanese, archiviazione
PDF.
Entrambe
sono registrate in MP3.
P.S. "Veronica" è caratterizzata da un ripetersi ossessivo e pesante dell'espressione 'n pé
(in piedi) tipico ed originale di Enzo Jannacci che sviluppa un tema
maniaco ossessivo che toccherà il paranoico con Giovanni Storti
nell'ambito del filone demenziale.
GPS, 17
marzo 2021
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CRITICA
O STORIA DELL'ARTE
Considerato
che ho conosciuto un docente universitario di storia dell'arte di
ruolo ordinario che non conosceva Heinrich
Wölfflin …
preferisco qualificarmi come critico d'arte.
Molti
storici dell'arte, esclusi quelli dell'arte contemporanea, si
occupano di ricerca documentale e di cronologia descrittiva, non
tendono ad interpretare e contestualizzare l'opera dell'artista, al
massimo commentano iconograficamente l'opera fantasticando senza
nemmeno utilizzare strumenti psicologici e sociologici. Come ho già
avuto occasione di scrivere: sono dei romanzieri
dell'arte senza regole.
Non
parlo poi di alcuni docenti universitari associati di storia
dell'arte il cui insegnamento si limita all'elencazione storica delle
opere artistiche e nell'esame scritto allo studente chiedono soltanto
di classificare l'opera con autore, data e luogo di conservazione,
magari mostrando soltanto un ritaglio dell'opera...
Come
sono diventati docenti universitari ? Perché hanno fatto qualche
lavoro per un barone...
GPS, 4
aprile 2022
P.S.
Va da sè che non esiste un paragone fra laurea in Sociologia e laurea
in Beni Culturali... La prima è una laurea scientifica, la seconda non
à degna di chiamarsi laurea a causa dei docenti di Storia dell'arte (la
salvano parzialmente i docenti di altre discipline come Storia,
Letteratura, Chimica,...).
GPS, 4
aprile 2022
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22 febbraio 2021 - MUSICA
DEVASTANTE - SERGEJ RACHMANINOV il campanaro cannoniere dello ZAR (Collegamento)
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14 gennaio 2021 - DIPINTI IN GROTTE PREISTORICHE (Collegamento)
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6 gennaio 2021 - WANDA OSIRIS: La Fata (Collegamento)
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3 dicembre 2020 - PISANELLO
– PALERMO – TRIONFO DELLA MORTE (Collegamento)
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1° novembre 2020 - Ferrara. Museo della Cattedrale. COSME' TURA. San Giorgio e la principessa. IL RIBREZZO (Collegamento)
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17 ottobre 2020 - CARAVAGGIO - SEPPELLIMENTO DI SANTA LUCIA (Collegamento)
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27 settembre 2020 - Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. PIERO DELLA FRANCESCA: Flagellazione e Madonna di Senigallia (Collegamento)
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I DUE FALSI EL GRECO DI PALAZZO BARBERINI A ROMA
Sintesi
della lettera inviata al MIBAC di Roma e alla dirigenza di di Palazzo Barberini e della quale ovviamente non
ho ottenuto risposta.
Nel
dicembre scorso, per motivi studio, ho visitato palazzo Barberini
perché due mesi prima la sala con i due dipinti di El Greco era in
riallestimento.
Roma, 15 dicembre 2019 - Palazzo Barberini - Due copie di El Greco spacciate per autentici bozzetti
El Greco - Adorazione dei pastori di Bucarest (foto del 20.12.2015) e Battesino di Cristo di Madrid (foto del 22.11.2019)
Opere autentiche di El Greco
Siccome da tempo mi occupo di El Greco, mi sono
accorto che la Natività (o Adorazione dei pastori) ed il
Battesimo di Cristo sono copie di quadri di El Greco
acquistate in Sicilia (collezione Sabato) nel 1908 dall'allora
direttore Federico Hermanin come giustamente era descritto nella
didascalia sino al 2009. Dai restauri in poi i due quadri sono stati
catalogati dagli esperti come autentici bozzetti di El Greco per
il retablo del Colegio de la Encarnaciòn de
Madrid (è sparita l'ipotesi di
copie successive autentiche).
In
base ai miei studi e ricerche su El Greco posso affermare quanto
segue:
-
Il Battesimo di Cristo non è
firmato mentre quello di Madrid sì. I volti di Cristo e di Dio
Padre sono “laici” come quelli dell'analogo quadro conservato
nell'Hospital Tavera di Toledo opera sicuramente di Jorge Manuel
Theotocòpuli.
-
La Natività (o Adorazione dei
Pastori) è una buona copia (con tanto di firma) dell'originale
conservato a Bucarest.
-
El Greco non ha mai preparato
bozzetti (non era un Leonardo) e tanto meno copie successive:
dipingeva di getto
-
Perché solo due bozzetti (uno firmato e l'altro no) e non
sei comprendenti l'intero retablo ? El Greco ha progettato minuziosamente solo due
quadri?
CONCLUSIONE.
Ritengo che esporre in una prestigiosa collezione di arte antica come
quella di palazzo Barberini due copie falsamente attribuite ad El
Greco sia una scorrettezza morale ed un inganno dei visitatori che
fiduciosi credono a quanto scritto nella didascalia.
ADDENDUM.
Me la prendo con gli esperti
di pennellate (i
restauratori che hanno scritto un'entusiasmante libercolo
sull'argomento passando dalle copie ai bozzetti autentici di El Greco)
perché ultimamente mi sto battendo per fare chiarezza fra le opere
di Doménikos
Theotokópoulos
e quelle del figlio
Jorge Manuel
Theotocòpuli.
Garda, 11 marzo 2020
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EL
GRECO nel Muzeul
National de Arta al Romaniei di Bucarest
Come
possiamo notare dalla foto da me scattata ad Anna il 20 dicembre 2015
Bucarest, 20 dicembre 2015 - Museo Nazionale Rumeno
nel
museo sono esposti:
- Il
Matrimonio della Vergine del 1605 proveniente dal Santuario
della Vergine della Carità di Illescas (Spagna), ma vi sono
testimonianze contrastanti ed io lo attribuisco alla mano di Jorge
Manuel Theotocopuli che aveva avuto il coincarico con il padre
- Adorazione
dei Pastori del 1596 sicuramente opera de El Greco proveniente
(dopo esproprio ottocentesco) dal Colegio de l'Encarnaciòn de
Madrid
- Martirio
di San Maurizio
del quale la didascalia non indica né l'anno di esecuzione né la
provenienza (però viene presentato come opera di El Greco)
Didascalia
Di
quest'ultimo quadro posso affermare che l'originale (opera dipinta
nel 1580 da El Greco) si trova nel Monastero de l'Escorial (Spagna)
del quale allego la foto scattatami da Anna il 26 novembre 2019,
El Greco. Il Martirio di San Maurizio originale a El Escorial (a sx) e copia ridotta (a dx) di Bucarest
mentre quello esposto a Bucarest è una copia successiva ridotta
probabilmente opera di Jorge Manuel Theotocopuli o bottega.
COMMENTO.
Relativamente a questa vicenda rilevo ancora una volta la
scorrettezza dei direttori dei musei che espongono opere false de El
Greco.
P.S.
Scriverei un libro sul Vero El Greco post 1600, ma anche se lo
pubblicassi a mie spese, chi lo comprerebbe … ?
Bussolengo, 10 marzo 2020
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EL
GRECO ED IL PISELLINO DI NOSTRO SIGNOR GESU' CRISTO
All’Hospital
Tavera di Toledo viene conservata dai duchi Medinaceli e non esposta
al pubblico una statuetta di Cristo Risorto che lo storico dell’arte
Fernando Marias Franco (docente universitario a Harvard e Madrid e
vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura
Andrea Palladio di Vicenza) assegna a El Greco datandola 1595-1598.
Toledo, Hospital Tavera - Cristo Risorto. 1595-1598 - Attribuito con certezza da Fernando Marias a El Greco
COMMENTO. C'è sicuramente lo zampone di Jorge Manuel Theotocopulos (in conflitto con l'Hospital Tavera)
Fernando
Marias scrive che il Cristo Risorto “aparece completamente
desnudo, algo sorprendente para la mentalidad del momento”.
Peccato non si domandi se la datazione sia corretta come pure
l’attribuzione. E’ bene ricordare che al museo del Prado, come
scrissi il
15 febbraio scorso,
sono esposte due statuette della medesima foggia e dimensione del
Cristo Risorto
di Toledo che sono attribuite (quindi non è certo) a El Greco e sono
datate 1600-1610.
Madrid,
El Prado - Epimeteo
e Pandora.
1600-1610. Statuette attribuite a El Greco
COMMENTO. C'è sicuramente lo zampone di Jorge Manuel Theotocopulos
COMMENTO1.
Va da sé che il Cristo Risorto non è di El Greco che non avrebbe
mai realizzato una schifezza oscena di questo genere (e da quando era
diventato scultore … ?). Non
dimentichiamo che era esclusivamente pittore operante a Toledo al
tempo della Controriforma, dell’Inquisizione e a Roma aveva
proposto a papa Pio
V di ridipingere la Cappella Sistina anche al fine di coprire le nudità michelangiolesche...
COMMENTO2. Questi storici dell’arte fanno pure i docenti universitari…
dequalificando la categoria… e
diffondendo notizie false.
COMMENTO3.
Certi docenti di storia dell'arte si documentano soltanto nelle
biblioteche e nei ristoranti... Non frequentano chiese e musei (per
viaggiare ci vuole tempo, denaro e fatica). - Provare ad andare da soli
a Madrid, Toledo, Illescas e Titulcia in tre giorni (più due di
viaggio) senza taxi, ma aerei, corriere, treni, metropolitane e
camminate... districandosi fra alberghi, bagagli, orari, terminali e
stazioni labirintiche... alla mia età...
P.S. Penso che finirò i miei giorni mentre starò visitando un museo.
Affi, 5 marzo 2020
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REGRESO DESDE ESPAÑA
Se
alla partenza l'aereo era zeppo (non c'era un solo posto libero), al
ritorno era pieno per un terzo. Il treno Frecciarossa delle 18:45 da
Milano Centrale diretto a Udine era vuoto: avendolo percorso (mentre
stava per partire) dalla carrozza 1 alla 7, ho incontrato solo cinque
passeggeri... E mia moglie mi ha raccontato che al mercato di Caprino
Veronese c'erano metà banchi perché mancavano tutti quelli dei cinesi.
COMMENTO. Stare al caldo tenendo il riscaldamento acceso, così non ci
si ammala...!!! Sembra una scoperta lapalissiana, ma c'è gente che non
ha il riscaldamento in casa e che non va mai dal medico per farsi curare.
P.S. Il 2020 sarà un anno di grave crisi economica (esclusi il settore alimentare e quello bellico...).
Milano, 29 febbraio 2020
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RECUERDOS DE ESPAÑA
Cominciamo con un brano musicale di Francisco Tarrega: "Recuerdos de la Alhambra", 1896, interpretato da Andrés Segovia, e ...
*
* *
... proseguiamo con i ricordi gastronomici.
Toledo, 27 febbraio 2020 - Mazapanes delle suore cistercensi del Monastero di Santo Domingo de Silos
COMMENTO. Una prelibatezza, non come quelli che ho comperato tempo fa in una pasticceria di Domegliara duri come sassi
COMMENTO BIS. Li ho portati di ricordo a mia moglie, ma, essendo ella a dieta, tocca mangiarli a me...
*
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Madrid, 28 febbraio 2020 - Veduta della salumeria del ristorante "Museo del Jamòn" di Calle Mayor
Madrid, 28 febbraio 2020 - Ristorante "Museo del Jamòn" in Calle Mayor
Prosciutto Duroc e Serrano e, como postre, dolce pesantuccio (la panna l'ho lasciata nel piatto...) accompagnati da
una bottiglia di Cava Negro Brut da me terminata con pazienza.
COMMENTO. Dovevo ripartire con un buon ricordo...
Madrid (Spagna), 28 febbraio 2020
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TOLEDO - IGLESIAS DE SANTO DOMINGO, SANTO TOME' Y SAN SALVADOR
Toledo con i suoi ottantamila abitanti ha venti conventi... (oltre alle
chiese parrocchiali, alle opere pie e alle cappelle private) e quindi è
d'uopo visitarne le chiese.
Toledo, 28 febbraio 2020 - Iglesia de Santo Domingo el antiguo
La Resurrezione di Cristo dipinta da El Greco nel 1578 merita un breve commento,
COMMENTO.
Questo quadro eccezionale per il movimento dove Cristo risorge in
un'esplosione di luce e spostamento d'aria segna un momento storico
nella devozione cristiana e nell'arte. Se pensiamo alla Resurrezione di
Piero della Francesca dove Cristo è fermo ed i soldati dormono, si
intuisce la differenza. Cristo è radioso e regge la bandiera della
vittoria. San Isidoro (alias Guido de Castilla) non dovrebbe esserci
perché la Controriforma vietava la presenza degli offerenti in veste di
santi, però El Greco era troppo riconoscente nei confronti del suo
benefattore che lo aveva salvato dalla disperazione. Infatti El Greco
proveniva da Roma (1577) dove per cinque anni era stato praticamente
disoccupato dopo che il cardinale Alessando Farnese lo aveva licenziato
e cacciato di casa. Avendo conosciuto Luis de Castiglia, figlio del
decano della cattedrale di Toledo don Diego de Castilla, era stato
inviato a Toledo e Luis lo aveva raccomandato al padre il quale era
esecutore testamentario di Donna Maria de Silva e quindi gli
commissionò nove opere per arredare la chiesa del Monasterio de Santo
Domingo che ospitava la sepoltura della nobildonna. Per questo incarico
El Greco avrebbe dovuto percepire mille e cinquecento ducati, ma era
così contento che ne accettò solo mille. Di questi quadri, solo tre
sono rimasti nella chiesa: i due san Giovanni e la Resurrezione. Gli
altri vennero espropriati (senza indennizzo e successivamente sostituiti da copie) nell'800 durante la
Desamortizaciòn finendo poi, rivenduti con lauto guadagno, in case private (la Santa Faz è
nella cassaforte dei proprietari del Banco di Santander) o in musei
(l'Assunzione della Vergine è nell'Art Institute di Chicago dove in uno
stanzone può essere ammirata anche da ragazzine che masticano la
ciunga...). Fortunatamente la Resurrezione (che non è decorativa come
la Vergine o la Natività...) è rimasta nel luogo dove era destinata ed
El Greco è sepolto proprio nei pressi della stessa come aveva richiesto.
Quando sono
entrato nella chiesa non c'era nessuno salvo le vecchia suora
cistercense, conosciuta nel novembre scorso, che funge da custode e da
venditrice di libri e mazapanes
e quindi per una mezz'oretta mi sono immerso solitario nell'atmosfera
claustrale cinquecentesca. Ho provato una grande emozione,
Toledo, 28 febbraio 2020 - Iglesia de Santo Tomé e quella di San Salvador
Annessa alla prima c'è la cappella dell'Entierro del Senor de Orgaz (El Greco 1587) che
non ho rivisitato perché è buia, affollatissima, con guide rompenti... e non si può fotografare. In compenso
mi sono messo davanti all'entrata ad osservare le comitive di cinesi che la visitavano non so con quanto comprendonio...
Toledo (Spagna), 28 febbraio 2020
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TOLEDO - IGLESIA DE SAN ROMAN
E' una chiesa in stile mudéjar
del XIII secolo costruita su basamenti romani e visigoti. Ospita il
museo dei Concili e della Cultura visigota. I Visigoti conquistarono la
Spagna dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e Toledo ne fu la
capitale dal 541 al 711 quando venne conquistata dai Mori i quali
avevano come capitale Cordova. Nell'anno 400 si tenne a Toledo il primo
concilio visigoto che sancì il passaggio dei Visigoti dall'arianesimo
al cattolicesimo.
Toledo, 28 febbraio 2020 - Iglesia de San Romàn - Entrata in architettura mudéjar e navata centrale
Toledo, 28 febbraio 2020 - Abside dell'Iglesia de San Romàn
Il retablo fu progettato nel XVI secolo da Alonso de Covarrubias in stile plateresco (l'oro non mancava...)
Toledo (Spagna), 28 febbraio 2020
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IN PARADISO
Questa mattina ero a
Toledo (relazionero' in seguito), mentre questo pomeriggio mi sono
recato ad Illescas (la seconda tappa del mio viaggio dopo Titulcia). Il
santuario della Vergine della Carita' e' visitabile soltanto con la
guida ed e' vietato fotografare... Pero'
la guida mi ha lasciato solo in sagrestia mentre faceva visitare il
museo dei paramenti sacri ad un gruppo di piccole spagnole
anziane cosi' ho potuto ammirare da vicino in solitudine le tre
tele circolari od ovali de El Greco. ERO IN PARADISO. Qui riporto solo
la tela de La Coronacion de la Virgen.
Illescas,
28 febbraio 2020 - Santuario della Vergine della Carita'
EL
GRECO, Coronacion de la Virgen, 1603-1605. Cm. 163x220
HO PROVATO
LA SENSAZIONE DI ESSERE IN PARADISO
* * *
EL
GRECO e JORGE MANUEL a ILLESCAS (Completamento relazione soprastante)
Il
contratto per il retablo mayor
(con annessi) per il Santuario di Nostra Signora della Carità di
Illescas
viene firmato il 18 giugno 1603, controfirmato da Jorge Manuel,
e consegna prevista entro il il 31 agosto 1604, ma la consegna
avviene nel luglio 1605 ed il saldo del pagamento nel 1607 per 2093
ducati. El Greco viene chiamato Domingo
Griego e riconosciuto come uno dei
maggiori pittori di tutti i tempi. Alla Madonna della Carità viene
contestata la presenza di ricchi personaggi e due sembrano Domingo e
Jorge in veste di donatori. Il lotto è composto da cinque dipinti:
-
San
Ildefonso (sulla sinistra della navata)
- La
Virgen de la Caridad (sulla destra della navata)
-
La
Annunciacion (a sinistra della conca absidale, ma ora in sagrestia)
- La
Coronacion de la Virgen (al centro della conca absidale, ma ora in sagrestia)
-
La
Natividad (a destra della conca absidale, ma ora in sagrestia)
Pare facesse parte del gruppo anche il Matrimonio
de la Virgen (ora conservato a Bucarest), ma trattasi di un quadro "estemporaneo"...
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
P.S. Illescas ha una stazioncina dove non ci sono tabelloni e si attraversano i binari "a vista"
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Navata della chiesa divisa da una grande cancellata superabile solo accompagnati a pagamento
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
A sinistra si vede il quadro di San Isidoro e a destra si intravvede quello della Vergine della Carità
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
La croce situata in alto nella conca dell'abside sostituisce la Coronazione della Vergine
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
San Isidoro e la discussa Vergine della Carità sicuramente di Jorge Manuel Theotocopulos. 1603-1605
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Trittico con i tre quadri che si trovavano nella conca dell'abside e che ora si
possono ammirare a distanza ravvicinata ad altezza d'uomo. - E' un grande allestimento
Sono giunto e rimasto in questa parte di sagrestia quindici minuti da solo ad ammirare questo Paradiso
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Annunciazione di El Greco (e Jorge Manuel Theotocopulos), 1603-1605
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Incoronazione della Vergine - El Greco (e poco Jorge Manuel Theotocopulos). 1603-1605
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Natività di El Greco (e Jorge Manuel Theotocopulos [sicuramente il bue]), 1603-1605
Queste
opere che El Greco realizzò con la collaborazione del figlio fra il
1603 ed il 1605 rappresentano la maturità del pittore con la tecnica
che io chiamo dei colori liquidi, i contrasti cromatici analitici,
le figure allungate, la mancanza del disegno e dell'anatomia umana,
l'ambientazione mistica (si faceva accompagnare nel lavoro da musicisti
che lo ispiravano), la serenità antiviolenta ed il profondo senso religioso.
PS1. I pittori cone Leonardo da Vinci che prima di dipingere
progettavano e riprogettavano i bozzetti, perdevano la spontaneità a
favore della bellezza estetica. Per El Greco la bellezza raffinata non è un valore artistico da realizzare (basti guardare i vari volti di San Giovanni Battista) .
PS2.
Un artista non profondamente religioso non può realizzare opere
religiose perché non ha la giusta ispirazione. Così Caravaggio ha
realizzato quadri laici di argomento devozionale...
Illescas (Spagna), 28 febbraio 2020
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MADRID - MUSEO THYSSEN-BORNEMISZA
Trovo degli El Greco dappertutto...
Madrid. Museo Thyssen-Bornemisza - Due quadri attribuiti a El Greco
Passi per l'Annunciazione (1596-1600) ma il Cristo abbracciato alla croce datato 1587-1596...
(un bell'intervallo...) con la campitura monocroma mai vista prima...
COMMENTO. Questo direttori di musei perché non fanno i custodi ???
Madrid, 27 febbraio 2020
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ELETTRICISTI SPAGNOLI
A Titulcia sono alloggiato in una residenza eccezionale. Peccato che...
... in questo angolo di Spagna la corrente elettrica sia a 220 Watt anziche' a 220 Volt..
Titulcia (Spagna), 27 febbraio 2020
* * *
TITULCIA e LA MAGDALENA DI JORGE MANUEL THEOTOKOPOULOS
Sono tornato in Ispagna per vedere dal vero l'opera di Jorge Manuel e...
Titulcia (Spagna), 26 febbraio 2020
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MADRID - MONASTERIO DE LAS DESCALZAS REALES
Questo monastero cinquecentesco voluto da Giovanna d'Austria e
da sua sorella Maria non merita i sei euro della visita. Pitture
mediocri (quelle migliori sono nella parte non visitabile delle suore
di clausura), la visita e' guidata e non si puo' nemmeno fotografare
tanta bellezza... Ma non avevo niente da fare nei paraggi dell'albergo
prima di partire per Titulcia.
Madrid = Facciata del monastero de Las Descalzas Reales
Madrid = Vestibolo del monastero de Las Descalzas Reales
Madrid, 26 febbraio 2020
* * *
NO HAY PROBLEMAS EN ESPAÑA
All'aeroporto della Malpensa nessun problema, ma l'aereo era zeppo di spagnoli in fuga...
Gli unici controlli diversificati riguardano gli imbarchi per Israele e
gli U.S.A. che hanno accesso separato da tutti gli altri.
Evidentemente U.S.A. e Israele sono gli stati piu' odiati al mondo.
25 febbraio 2020 - Volando sulla Meseta spagnola.
Madrid, 25 febbraio 2020
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CON TUTTI I PAZZI CHE SI SONO IN GIRO...
...riuscirò a partire ???
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 24 febbraio 2020
* * *
EL GRECO e ALTRI FAMOSI PITTORI DI OPERE DEVOZIONALI
El Greco era un mistico e le sue opere provocano un'emozione religiosa. Altri pittori sono semplicemente dei pittori...
Ecco alcuni esempi:
Padova, 21 febbraio 2020
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EL GRECO FRA CANDIA, ITALIA e SPAGNA
Questa
sera ho tenuto nella sala civica di Caprino Veronese la conferenza in
oggetto. Finalmente mi sono liberato di questa incombenza che mi ha
assillato per qualche mese. Ho però avuto modo di fare alcune scoperte
che ho spiegato nei giorni scorsi. Peccato che il pubblico generalmente
non avesse mai sentito parlare di El Greco... Ma va bene così: è stata
un'occasione per tenermi impegnato intellettualmente, diversamente mi
occuperei soltanto di lavori manuali.
Caprino Veronese, 17 febbraio 2020 - Inizio conferenza su El Greco
Caprino Veronese, 17 febbraio 2020 - Conferenza su El Greco - Eccomi mentre parlo della "Visione di San Giovanni"
dove contesto l'attribuzione ad El Greco anziché al figlio Jorge Manuel (ma la gente non ha colto...)
Caprino Veronese, 17 febbraio 2020 - "Scarico adrenalina" dopo conferenza su El Greco
Caprino Veronese,
17 febbraio 2020
* * *
LA
SENSUALITA’ RELIGIOSA DEL FIGLIO DI EL GRECO
Domenikos
Theotokopoulos (El Greco) dipingeva prevalentemente uomini come:
El
Greco - Entierro
del Señor de Orgaz.
1587. Iglesia de Santo Tomé. Toledo
Anche
i ritratti
raffigurano esclusivamente personaggi maschili come:
El Greco, Vincenzo
Anastagi,
1572. Frick Collection, New York
El
Greco, Cardenal
Fernando
Niño de Guevara.
1600. MET New York
Per
El Greco le
donne erano soltanto o sante o puttane,
come:
El
Greco – Espolio,
1579, Catedral Primada de Toledo
L'unica presenza femminile è rappresentata dalle tre sante Marie in basso a sinistra
El Greco - La cacciata dei mercanti dal Tempio,
1570-1572, Institute of Art, Minneapolis
Le due donne discinte offrono i loro servigi...
Inoltre,
non sposò mai Jeronima de las Cuevas pur avendo da lei un figlio e
convivendo (più o meno) con ella.
Il
figlio Jorge Manuel la pensava diversamente preferendo dipingere
donne come:
Jorge
Manuel Theotokopoulos - La
famiglia di J. M. T.
- 1605 - Museo de la Real Academia de San Fernando (Madrid)
Oltre alla presenza femminile, sono ammessi un gatto ed un bimbo
Da
notare che l'insieme familiare di Jorge
Manuel Theotokopoulos prevedeva tre cameriere, due
altre donne e probabilmente qualche uomo di fatica.
Siccome le commissioni erano devozionalmente religiose, si sfogava
sensualmente con la Vergine o la Maddalena. Ha iniziato timidamente
con quadri nei quali le linee del corpo si intravvedono sotto i
panneggi come:
Jorge
Manuel Theotokopoulos - La
Vergine della Carità,
1603-1605. Santuario de Nuestra Señora de la Caridad a Illescas e
La
Nascita della Vergine,
1608-1620, Zurigo Collezione Buehrle
ANNOTAZIONE.
Nel primo quadro si notano le cosce della Vergine, mentre nel secondo
il sedere della donna in ocra ed in alto a dx una balia..
P.S. La Vergine della Carità fra gli aspiranti indica il giovane a dx
con ampia gorgiera il quale sembra dire: "Io ?" ...E' Jorge Manuel
(autoritratto).
Per
finire con il nudo integrale come:
Jorge
Manuel Theotokopoulos - El
Transito de la Magdalena,
1607, Chiesa parrocchiale di Titulcia e
La
Visione di San Giovani Evangelista.
1608-1614, MET New York
Jorge
Manuel Theotokopoulos e forse bottega – Epimetheus
e Pandora,
1608-1614. Museo El Prado, Madrid
COMMENTO.
Non mi meraviglia la reazione di Jorge Manuel alla repressione
sessuale del padre, quanto l’accettazione da parte dei commitenti
di opere sacre sensuali in tempo di Controriforma
e di Inquisizione. Ma poi Jorge Manuel dovette cambiare mestiere diventando architetto.
Affi,
15 febbraio 2020
* * *
JORGE MANUEL THEOTOCOPULOS ed EL GRECO
Per ripulire le false attribuzioni ad El Greco invece che a suo
figlio Jorge Manuel, aggiungo i seguenti due quadri oltre all'Esponsorio:
Esponsorio de la Virgen di J. M. Theotocopoulos - 1603
Già in Illescas, ora trovasi a Bucarest
Vista di Toledo (1604-1614) attribuita a El Greco, ma (secondo me) di J. M. Theotocopoulos
Conservata nel Metropolitan Museum of Art di New York
Visitazione (1610-1613) attribuita a El Greco, ma (secondo me) di J. M. Theotocopoulos
Già nella Cappella Oballe di Toledo ed ora conservata presso Dumbarton Oaks Washington
Peschiera del Garda, 10 febbraio 2020
* * *
JORGE MANUEL THEOTOCOPULOS E LA VISIONE DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA
El Greco, autoritratto (o ritratto dal figlio) 1604
(Metropolitan Museum di New Yoirk) e
ritratto di Jorge Manuel Theotocopulos del 1603 (Museo de Bellas Artes
de Sevilla)
dipinto dal padre o, più probabilmente, vista la posizione speculare, autoritratto
Come si luò leggere sul sito del Metropolitan Museum of Art di New York:
The Vision of Saint John ca.
1608–14
El Greco (Domenikos Theotokopoulos) Greek
Although missing almost half the composition at the
top, this painting—unfinished at the artist’s death—remains a
quintessential example of his late, quasi-expressionist style. It was
commissioned as one of three altarpieces, with frames designed by El
Greco, for the charitable Hospital of Saint John the Baptist in
Toledo, which cared for the dying and the destitute. As recounted in
Revelation, the apostle John had visions of a book with seven seals
in the right hand of God. When the fifth seal opened, John saw the
naked souls of martyrs past receiving robes from heaven and hearing
the command that they "should rest yet for a little season"
until future martyrs joined them and all were saved. The saving of
souls coincided with the mission of the hospital, where El Greco’s
supernatural staging and ecstatic style would have suited viewers
with nothing left but hope and faith.
Object
Details
Artist: El Greco (Domenikos Theotokopoulos) (Greek,
Iráklion (Candia) 1541–1614 Toledo)
Date: ca. 1608–14
Medium: Oil on canvas
Dimensions: 87 1/2 x 76 in. (222.3 x 193 cm); with
added strips 88 1/2 x 78 1/2 in. (224.8 x 199.4 cm) [top truncated]
Classification: Paintings
Credit Line: Rogers Fund, 1956
Accession Number: 56.48
La Visione di San Giovanni è attribuita a El Greco e datata 1608-1614
Ma, come ho già scritto, quest'opera è del figlio Jorge Manuel Theotocopulos. Ed ora aggiungo un'ulteriore osservazione.
Visione di San Giovanni (oppure Apertura del V sigillo) 1608-1614
Particolare della Visione di San Giovanni (post 1608) e Transito della Maddalena (1607)
COMMENTO. Essendo la Visione successiva al Transito è evidente che è Jorge Manuel Theotocopulos che
ha dipinto la Visione di San Giovanni
P.S. Come faccio a divulgare la mia scoperta ?
Caprino Veronese, 9 febbraio 2020
*
* *
I
NASI DI JORGE MANUEL THEOTOCOPULOS
Come
ho scritto il 2 febbraio, le opere realizzate dal 1607 ed attribuite ad El Greco
sono una falsificazione perché sono del figlio Jorge Manuel in quanto
Dominikos si era ammalato.
La prova storica la troviamo
nell’abbandono di Toledo dell’allievo Luis Tristàn che nel 1607 seguì
Francesco Prevoste di ritorno (dopo trent’anni) in Italia.
La
prova giuridica la troviamo nel
contratto dell’Hospital Tavera
stipulato nel 1608 nel quale si prevedeva che se Dominikos non fosse
stato in grado di terminare il lavoro, avrebbe provveduto Jorge
Manuel. E’ evidente che questa clausola prendeva atto del precario
stato di salute di Dominikos. - Notare che nel Battesimo di Cristo del
1596 di Madrid c'è il foglietto con la firma di El Greco, mentre in
quello dell'Hospital Tavera non c'è (Jorge Manuel non poteva
imbrogliare perché i committenti seguivano i lavori trovandosi
l'Hospital a circa un chilometro dall'abitazione di El Greco).
La
prova pittorica la troviamo nei nasi: quelli Dominikos sono
sottili mentre quelli di Jorge Manuel sono piramidalmente svettanti
verso l’alto mostrando le ampie narici… quasi caricature.
Madrid - Battesimo di Cristo di El Greco in Museo El Prado 1596 (a sx)
Toledo - Battesimo di Cristo di Jorge Manuel Theotocopuli in Hospital Tavera 1608 (a dx)
Battesimo di Cristo - Confronto fra i nasi di El Greco a sx e quelli di Jorge Manuel a dx
N.B. Il naso dell'angelo in arancione è raffreddato...
Visione di San Giovanni di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1608-1614 al MET di New York e particolare con il naso raffreddato
Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington
Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington. Particolare del naso di un figlio di Laocoonte
Peschiera del Garda, 6 febbraio 2020
*
* *
EL GRECO ANTICIPATORE
DEL CUBISMO: UNA BAGGIANATA
Leggendo trattati di storia
dell'arte che si occupano di El Greco (Dominikos Theotokopoulos:
Candia 1541 - Toledo 1614), gli autori affermano che osservando le
ultime produzioni del candiotto, come la “Apertura del quinto
sigillo dell'Apocalisse”, Picasso e Cézanne trassero ispirazione
per le proprie opere come le “Demoiselles d'Avignon” (1907) o
“Les Baigneuses” (1905).
Questi
autori non
sanno
che El Greco dal 1607, con avvento di una o più malattie
(probabilmente cataratta, maculopatia e artrosi) che negli ultimi
anni lo costrinsero a letto e con il conseguente ritorno in Italia
del suo fedele collaboratore Francesco Prevoste, smise di dipingere
lasciando la conduzione della bottega
al figlio Jorge Manuel Theotocopouli (Toledo 1578 - Toledo 1631) che
aveva sempre vissuto e lavorato assieme a lui dalla nascita.
Quando Jorge Manuel fu libero
di esprimere la propria arte e fantasia compressa dalle coercizioni
ideologico-religiose del padre ossequiente alle disposizioni
artistiche della Riforma Cattolica scaturita dal Concilio di Trento e
dalle indicazioni dei committenti ecclesiastici, completò o produsse
dipinti ove i personaggi sono nudi assai o di soggetto pagano (cose
che il padre non avrebbe mai fatto [aveva proposto a papa Pio V di
ridipingere la Cappella Sistina perché giudicata oscena...]. Gli
storici dell'arte attribuirono e attribuiscono questi dipinti a
Dominikos mentre sono di Jorge Manuel (questa è la mia tesi).
Di
conseguenza Picasso, Cézanne e altri, non si ispirarono a El Greco
ma a Jorge Manuel. E' certamente più prestigioso ispirarsi ad un
grande maestro della pittura mondiale che non ad un suo seguace. Ma
Jorge
Manuel inventò un nuovo stile
e bisogna dargliene atto. Non può essere considerato importante e
famoso come il padre anche perché la sua produzione è limitata
avendo presto abbandonato la pittura per dedicarsi all'architettura
(aveva una bella dotazione libraria di testi sull'argomento di
proprietà del padre), però è lui che, in una certa misura, ha
anticipato di trecento anni le avanguardie del '900 come Cubismo,
Informale ed Espressionismo.
Quindi Picasso e Cézanne
hanno preso una cantonata in buona fede, mentre gli storici dell'arte
hanno dimostrato incompetenza, mentre i compratori statunitensi,
attuali possessori di opere che “credono” siano di El Greco (è
dura ammettere di essere stati fregati e di avere in mano bruscolini
anziché milioni di dollari...) dimostrano malafede ed ingannano gli
estimatori dell'arte che visitano i loro musei.
COMMENTO1. Diamo a Jorge
Manuel Theotocopuli ciò che non è di Dominikos Theotokoloupos !
COMMENTO2. Che fine farà la
mia tesi ? Innanzitutto sarà dispersa nel WEB e forse casualmente
rispolverata quando sarò in un mondo diverso.
Ecco le prove documentali pittoriche del mio assunto:
Illescas - La Madonna della Carità del 1603 alla quale Jorge Manuel Theotocopuli sicuramente partecitò con il padre per contratto
Jorge Manuel si
sbilancia in una Vergine molto caritatevole e sensuale tant'è che i
committenti protestatono per i ricchi assistiti...
Titulcia - "Transito de la Magdalena" primo nudo sacro spagnolo, 1607
Questo quadro è stato attribuito ad El Greco sino al 1927 quando Francisco de
Borja de San Roman finalmente riconobbe che era opera di Jorge Manuel Theotocopuli
COMMENTO. Quest'opera è il capolavoro di Jorge Manuel dalla quale discendono tutte le posteriori
fra le quali: La veduta di Toledo, La Visione di San Giovanni ed il Laocoonte
N.B. Padre e figlio non hanno mai datato le loro opere ed in Spagna non c'erano dei Giorgio Vasari...
Toledo - Hospital Tavera - Sacra Famiglia con Sant'Anna, 1608-1614
Sulla didascalia il quadro è attribuito ad El Greco, ma era già ammalato e non avrebbe
mai dipinto una Madonna con la tetta fuori allattante un bambino dall'aspetto severo da adulto
Toledo - Museo El Greco - "Veduta di Toledo con mappa e Sant'Ildefonso" attribuito a El Greco 1610-1614
El Greco non amava né i paesaggi né i nudi (non aveva studiato anatomia come Leonardo...)
ed in quel periodo era ammalato, perciò l'opera è di Jorge Manuel
Theotocopuli (ritratto di Luis Tristàn oppure autoritratto a dx).
P.S. Anna si intravvede a destra del dipinto (la inquadro
frequentemente per rendere immediatamente comprensibili le dimensioni
dell'opera).
N.B. El Greco era di formazione cretese madonnera dove contavano solo i volti: i paesaggi ed i panneggi erano
trascurati anche perché nelle icone molte volte erano coperti la lamine metalliche
ADDENDUM. Le case sono cubiste...
New York - Metropolitan Museum - La Visione di San Giovanni o L'Apertura del V sigillo dell'Apocalisse, 1608-1614
Anche questo quadro non è Dominikos ma di Jorge Manuel
.
Washington - National Gallery of Art - Il pagano Laocoonte attribuito a El Greco, 1610-1614
Ovviamente, per i motivi sopra citati, l'opera è di Jorge Manuel Theotocopuli
P.S.
Avrei molto altro da scrivere su El Greco, ma mi premeva relazionare
succintamente su questa mia scoperta da visionario (?).. Mi consolo
perché anche El Greco era un visionario...
Affi, 2 febbraio 2020
*
* *
Come
ho scritto il 2 febbraio, le opere realizzate dal 1607 ed attribuite ad El Greco
sono una falsificazione perché sono del figlio Jorge Manuel in quanto
Dominikos si era ammalato.
La prova storica la troviamo
nell’abbandono di Toledo dell’allievo Luis Tristàn che nel 1607 seguì
Francesco Prevoste di ritorno (dopo trent’anni) in Italia.
La
prova giuridica la troviamo nel
contratto dell’Hospital Tavera
stipulato nel 1608 nel quale si prevedeva che se Dominikos non fosse
stato in grado di terminare il lavoro, avrebbe provveduto Jorge
Manuel. E’ evidente che questa clausola prendeva atto del precario
stato di salute di Dominikos. - Notare che nel Battesimo di Cristo del
1596 di Madrid c'è il foglietto con la firma di El Greco, mentre in
quello dell'Hospital Tavera non c'è (Jorge Manuel non poteva
imbrogliare perché i committenti seguivano i lavori trovandosi
l'Hospital a circa un chilometro dall'abitazione di El Greco).
La
prova pittorica la troviamo nei nasi: quelli Dominikos sono
sottili mentre quelli di Jorge Manuel sono piramidalmente svettanti
verso l’alto mostrando le ampie narici… quasi caricature.
Madrid - Battesimo di Cristo di El Greco in Museo El Prado 1596 (a sx)
Toledo - Battesimo di Cristo di Jorge Manuel Theotocopuli in Hospital Tavera 1608 (a dx)
Battesimo di Cristo - Confronto fra i nasi di El Greco a sx e quelli di Jorge Manuel a dx
N.B. Il naso dell'angelo in arancione è raffreddato...
Visione di San Giovanni di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1608-1614 al MET di New York e particolare con il naso raffreddato
Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington
Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington. Particolare del naso di un figlio di Laocoonte
Peschiera del Garda, 6 febbraio 2020
*
* *
EL GRECO ANTICIPATORE
DEL CUBISMO: UNA BAGGIANATA
Leggendo trattati di storia
dell'arte che si occupano di El Greco (Dominikos Theotokopoulos:
Candia 1541 - Toledo 1614), gli autori affermano che osservando le
ultime produzioni del candiotto, come la “Apertura del quinto
sigillo dell'Apocalisse”, Picasso e Cézanne trassero ispirazione
per le proprie opere come le “Demoiselles d'Avignon” (1907) o
“Les Baigneuses” (1905).
Questi
autori non
sanno
che El Greco dal 1607, con avvento di una o più malattie
(probabilmente cataratta, maculopatia e artrosi) che negli ultimi
anni lo costrinsero a letto e con il conseguente ritorno in Italia
del suo fedele collaboratore Francesco Prevoste, smise di dipingere
lasciando la conduzione della bottega
al figlio Jorge Manuel Theotocopouli (Toledo 1578 - Toledo 1631) che
aveva sempre vissuto e lavorato assieme a lui dalla nascita.
Quando Jorge Manuel fu libero
di esprimere la propria arte e fantasia compressa dalle coercizioni
ideologico-religiose del padre ossequiente alle disposizioni
artistiche della Riforma Cattolica scaturita dal Concilio di Trento e
dalle indicazioni dei committenti ecclesiastici, completò o produsse
dipinti ove i personaggi sono nudi assai o di soggetto pagano (cose
che il padre non avrebbe mai fatto [aveva proposto a papa Pio V di
ridipingere la Cappella Sistina perché giudicata oscena...]. Gli
storici dell'arte attribuirono e attribuiscono questi dipinti a
Dominikos mentre sono di Jorge Manuel (questa è la mia tesi).
Di
conseguenza Picasso, Cézanne e altri, non si ispirarono a El Greco
ma a Jorge Manuel. E' certamente più prestigioso ispirarsi ad un
grande maestro della pittura mondiale che non ad un suo seguace. Ma
Jorge
Manuel inventò un nuovo stile
e bisogna dargliene atto. Non può essere considerato importante e
famoso come il padre anche perché la sua produzione è limitata
avendo presto abbandonato la pittura per dedicarsi all'architettura
(aveva una bella dotazione libraria di testi sull'argomento di
proprietà del padre), però è lui che, in una certa misura, ha
anticipato di trecento anni le avanguardie del '900 come Cubismo,
Informale ed Espressionismo.
Quindi Picasso e Cézanne
hanno preso una cantonata in buona fede, mentre gli storici dell'arte
hanno dimostrato incompetenza, mentre i compratori statunitensi,
attuali possessori di opere che “credono” siano di El Greco (è
dura ammettere di essere stati fregati e di avere in mano bruscolini
anziché milioni di dollari...) dimostrano malafede ed ingannano gli
estimatori dell'arte che visitano i loro musei.
COMMENTO1. Diamo a Jorge
Manuel Theotocopuli ciò che non è di Dominikos Theotokoloupos !
COMMENTO2. Che fine farà la
mia tesi ? Innanzitutto sarà dispersa nel WEB e forse casualmente
rispolverata quando sarò in un mondo diverso.
Ecco le prove documentali pittoriche del mio assunto:
Illescas - La Madonna della Carità del 1603 alla quale Jorge Manuel Theotocopuli sicuramente partecitò con il padre per contratto
Jorge Manuel si
sbilancia in una Vergine molto caritatevole e sensuale tant'è che i
committenti protestatono per i ricchi assistiti...
Titulcia - "Transito de la Magdalena" primo nudo sacro spagnolo, 1607
Questo quadro è stato attribuito ad El Greco sino al 1927 quando Francisco de
Borja de San Roman finalmente riconobbe che era opera di Jorge Manuel Theotocopuli
COMMENTO. Quest'opera è il capolavoro di Jorge Manuel dalla quale discendono tutte le posteriori
fra le quali: La veduta di Toledo, La Visione di San Giovanni ed il Laocoonte
N.B. Padre e figlio non hanno mai datato le loro opere ed in Spagna non c'erano dei Giorgio Vasari...
Toledo - Hospital Tavera - Sacra Famiglia con Sant'Anna, 1608-1614
Sulla didascalia il quadro è attribuito ad El Greco, ma era già ammalato e non avrebbe
mai dipinto una Madonna con la tetta fuori allattante un bambino dall'aspetto severo da adulto
Toledo - Museo El Greco - "Veduta di Toledo con mappa e Sant'Ildefonso" attribuito a El Greco 1610-1614
El Greco non amava né i paesaggi né i nudi (non aveva studiato anatomia come Leonardo...)
ed in quel periodo era ammalato, perciò l'opera è di Jorge Manuel
Theotocopuli (ritratto di Luis Tristàn oppure autoritratto a dx).
P.S. Anna si intravvede a destra del dipinto (la inquadro
frequentemente per rendere immediatamente comprensibili le dimensioni
dell'opera).
N.B. El Greco era di formazione cretese madonnera dove contavano solo i volti: i paesaggi ed i panneggi erano
trascurati anche perché nelle icone molte volte erano coperti la lamine metalliche
ADDENDUM. Le case sono cubiste...
New York - Metropolitan Museum - La Visione di San Giovanni o L'Apertura del V sigillo dell'Apocalisse, 1608-1614
Anche questo quadro non è Dominikos ma di Jorge Manuel
.
Washington - National Gallery of Art - Il pagano Laocoonte attribuito a El Greco, 1610-1614
Ovviamente, per i motivi sopra citati, l'opera è di Jorge Manuel Theotocopuli
P.S.
Avrei molto altro da scrivere su El Greco, ma mi premeva relazionare
succintamente su questa mia scoperta da visionario (?).. Mi consolo
perché anche El Greco era un visionario...
Affi, 2 febbraio 2020
*
* *
EL GRECO
- ALTAROLO DI MODENA
El
Greco - Altarolo della Galleria Estense di Modena, recto e verso,
24x18 e 37x24 cm.
Su
quest'opera di El Greco gli storici dell'arte si sono pronunciati in
diversi modi: alcuni hanno affermato che trattasi
di un trittichetto del periodo finale cretese (ante 1567), altri del
primo periodo italiano (1567-1570) e nessuno è riuscito ad
individuare il committente.
Ebbene,
ieri a Bussolengo mentre attendevo in auto mia moglie affaccendata in
uffici pubblici, ho risolto i due problemi (che sono connessi).
Il
committente dell'altarolo è il padovano Pio Enea I Obizzi
(1525-1589) condottiero della Serenissima il quale verso 1570 stava
ristrutturando ed arredando il Castello del Catajo situato nel comune
di Battaglia Terme in provincia di Padova.
El Greco (Domenikos
Theotokopoulos, 1541-1614) e Pio Enea Obizzi (1525-1589)
Necessitando
di un'opera che glorificasse e proteggesse la sua attività militare,
si rivolse alla bottega di Tiziano Vecellio il quale gli segnalò il
valido giovane cretese Menegos (così veniva chiamato El Greco a
Venezia) esperto in icone.
Dunque
Menegos, all'incirca nel 1569,
ottenne l'incarico da parte di Pio
Enea I Obizzi di preparare un lussuoso altarolo da porre in una
cappella votiva del suo palazzo o in camera da letto.
Questo
altarolo ha come figura centrale l'icona dell'allegoria del cavaliere
cristiano,
attorniata
dall'Adorazione dei Magi e dal Battesimo di Cristo (sul recto),
mentre sul verso ha il Monte Sinai attorniato dall'Annunciazione e da
Dio che ammonisce Adamo ed Eva.
Quest'opera
è sempre rimasta nel Castello del Catajo fino alla morte del
marchese Tommaso degli Obizzi nel 1803, il quale, in mancanza di
eredi, lasciò in eredità il suo patrimonio e le sue grandi
collezioni artistiche ad Ercole III d'Este e così l'altarolo di
Menegos finì nella Galleria Estense di Modena dove possiamo
ammirarlo.
COMMENTO.
Svelato l'arcano.
Modena,
10 dicembre 2016 - Galleria Estenze - Altarolo di El Greco
P.S.
El Greco riprese pié pari per Filippo II l'allegoria del Cavaliere Cristiano dieci
anni dopo a El Escorial nell'Allegoria della Lega Santa.
Affi, 19
dicembre 2019
*
* *
*
* *
ENTRARE NEL
LA CULTURA POPOLARE SPAGNOLA ORMAI
SCOMPARSA
L'orchestra di Paolo Annunzio
Mantovani esegue "España Cañi" di Pascual
Marquina Narro. 1923. File MP3.
Madrid, 22 novembre 2019
*
* *
ESPERANDO A
EL GRIECO (1541-1614)
Autoritratti di El
Griego del 1570, 1580 e 1604
Madrid, 22 novembre 2019
*
* *
CARAVAGGIO (Michelangelo
Merisi)
La CHIESA di
SANT'AGOSTINO è importante, oltre per motivi religiosi, anche perché
ospita un'opera di Caravaggio (Michelangelo Merisi): La Madonna di Loreto o dei Pellegrini.
Siccome la chiesa è chiusa dall'ora di pranzo fino al pieno pomeriggio,
alle 17:00, ho visto un nugolo di uomini buttarsi all'emtrata e
dirigersi non verso l'altare ma, con sicurezza e di corsa, verso la
cappella Cavalletti... dove c'è la Madonna dei Pellegrini !
Mi verrebbe da dire: "Signore perdona questi stolti senza dignità"
anche perché c'era poca gente e tutto il tempo che si voleva, ma i tipi
erano forse stanchi di aspettare.
Roma,
21 ottobre 2019 - Chiesa di Sant'Agostino - Cappella Cavalletti -
Madonna dei Pellegnini di Michelangolo Merisi, 1606
COMMENTO.
Molti criticonzoli d'arte, iconograficamente giustificano il Caravaggio
raffigurante i pellegrini dai piedi sporchi, affermando che era un
pauperista contrario ai lussi della chiesa. Non c'entra niente.
Caravaggio, da buon pederasta violento, ce l'aveva con donne, ed in
questo caso oltraggia la Madonna con la bella mostra dei piedi sporchi
del pellegrino (accompagnato da una vecchia racchia...) e, ancor più
grave, usa
come modella una prostituta romana molto nota... pure lei a piedi nudi.
Insomma i devoti
pellegrini hanno fatto tanta strada per venerare una bagascia.
P.S. Ed il Bambin Gesù figlio di una "buona donna" e di "padre
puttaniere incerto"
? Certo che la figura di Caravaggio va riscritta... da me...
Roma, 21 ottobre 2019
*
* *
IL MUQARNAS ED IL
CUBISMO
Mi
debbo decidere a scrivere qualcosa su muqarnas e cubismo.
Allora dirò di getto che il muqarnas è una struttura
architettonica musulmana che si trova nelle moschee a partire dal XI
secolo come in quella del Venerdì a Isfahan. Le grandi nicchie o
iwan internamente sono sfaccettate e determinano la
decorazione detta muqarnas. I tasselli a mosaico che le
compongono non sono piani ma sconnessi e fanno parte di altre piccole
nicchie interne alla nicchia principale. I muqarnas sono
generalmente di materiale duro e riflettente come gli antichi mosaici
romani e di vari colori.
La
guida che nel luglio scorso mi illustrò la moschea di Hazrat-e Masumeh
a Qom mi disse
che i tasselli riflettenti erano sconnessi per due motivi:
- I tasselli non possono
essere piani come uno specchio per non riflettere la figura umana
intera (cosa vietata nell'islamismo)
- La persona non è qualcosa
di monolitico ma è il risultato dell'insieme di tutte le relazioni
esperienziali che essa ha vissuto.
Ne
consegue che l'uomo è composto da un mosaico di esperienze
relazionali e quando guarda se stesso nella nicchia con i muqarnas,
non si vede come in uno specchio, ma si vede frammentato e mischiato
ad altri oggetti e persone che lo circondano.
L'uomo
è un insieme di esperienze ed il muqarnas,
con le sue sfaccettature, lo rappresenta egregiamente.
Iwan con muqarnas nella moschea
di Hazrat-e Masumeh a Qom del XVI secolo (periodo Safavide)
Ed
il cubismo analitico cos'è se non un muqarnas ?
Pablo
Picasso, nativo di Malaga, ha sicuramente visitato in Andalusia qualche
moschea con gli iwan ed i muqarnas. Quindi ritengo che
consciamente o inconsciamente il concetto islamico di frammentarietà
della personalità lo abbia indotto a rappresentare la figura umana
con tante tessere in po' sbilenche ma logiche come fa il muqarnas
e quindi il suo cubismo non è altro che un muqarnas
dipinto. In pratica non ha inventato nulla...!
"Ma Jolie" ovvero Marcelle
Humbert di Pablo Picasso 1911
Ovviamente
la mia scoperta la scrivo per me stesso ben sapendo che non la
leggerà nessuno e che non avrà seguito alcuno, come quella relativa
alla Madonna con bambino di Michele da Firenze della chiesa di San
Pietro Apostolo a Zevio che apparteneva all'altare distrutto alla fine
del
'500 nella cappella Pellegrini della chiesa di Santa Anastasia (ovvero di San Pietro martire) in
Verona.
Soave, 15
settembre 2019
*
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MORTE
DI GIULIO REGENI
L'Egitto è un paese nemico
Garda, 17 giugno 2016
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