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UN
CARAVAGGIO A STOCCOLMA
Stremato
dal freddo per aver girato labirinticamente (intrecci di
sopraelevate, sbarramenti e lavori in corso...) attorno e per le
strade dell'isola di Helgeandsholmen, sulla strada del ritorno in albergo mi sono rifugiato nella Klara
Kyrka, che avevo visto da lontano per l'alto campanile. Nei pressi di
un portone di accesso vi erano persone che non mi sembravano classici
fedeli ed infatti come sono entrato ho visto parecchi giovani che si
trovavano in chiesa non per pregare, ma per ottenere grazie materiali
da un sacerdote. La chiesa e` gestita da una Missione Evangelica ed
effettua beneficenza come la Caritas cattolica.
Mi
sono seduto a meta` navata ristorandomi con il buon tepore dell'aria
che pero` ho filtrato con due mascherine poiche` molte persone che
attendevano il proprio turno di beneficiati, non mi sembravano in
ottima tenuta igienica e non indossavano la mascherina (ma anche
per le strade di Stoccolma pochi la indossano...). Io la mascherina
la porto doppia anche per scaldare l'aria invernale...
Ho
navigato con il cellulare ed ho accertato che la chiesa di Clara (non
santa Clara o Chiara perche` gli evangelici non riconoscono i santi)
e` stata costruita nel 1572 dal re Giovanni III (sul luogo di una
chiesa precedente fatta demolire nel 1527 da re Gustavo Vasa).
Giovanni
III Vasa (1537-1592) era un re artista ed
è
considerato dalla storia dell'arte e dell'architettura il primo
grande patrono svedese.
Gli
succedette Sigismondo
III Vasa (1566-1632)
re artista e mecenate che ebbe come nonna Bona Sforza (1494-1557))
regina di Polonia e quindi aveva l'arte italiana nel DNA
...
Ho
fatto questa lunghetta premessa perche` nell'abside ho notato questo
dipinto.
Abside Klara
Kyrka
Deposizione in Klara
Kyrka
Trattasi
di una “Deposizione” della quale non ho mai sentito parlare (di
quadri antichi di soggetto religioso ce ne sono qualche centinaio di
migliaia...). E' sicuramente considerata un'opera di un artista
locale forse uno dei tanti finanziati da re Sigismondo III Vasa.
Pero` pero` pero` quel braccio mi ha subito colpito... Mi sono
avvicinato all'abside ed ho fotografato la tela nel suo contesto
cercando di non dare dell'occhio poiche` mi sentivo estraneo al
contesto dei “fedeli”.
In
albergo ho scaricato le foto dal cellulare e la mia prima intuizione
e` stata confermata... C'e` lo zampino di Caravaggio... Diamo uno
sguardo al Martirio di San Matteo nella chiesa di San Luigi dei
Francesi a Roma
Caravaggio: Martirio San Matteo (Roma) e Decollazione del Battista (Malta) .
Potrebbe
essere opera di un caravaggesco, ma lo escludo perche`:
- C'e`
la mano sicura di un grande artista
- C'e`
la campitura scura di Caravaggio che contrasta con la luminosita`
dei personaggi (anche se lo sfondo non e` perfettamente nero e questo e` l'unico punto debole dell'attribuzione)
- C'e`
la bocca della donna come la terrorizzata di Caravaggio
- C'e`
lo stesso braccio nudo del sicario di San Matteo
- C'e`
l'atteggiamento irriverente ed ambiguo del deponente a torso nudo
che non si capisce bene cosa faccia con la mano...: e` la tipica
provocazione dissacratoria sodomitica di Caravagggio
Mi
sbagliero` ma questo e` un vero Caravaggio nella selva delle false
attribuzioni interessate. Facilmente e` stato comperato da re
Sigismondo e donato alla chiesa di Clara. L'opera e` precedente al
1600 e, partendo dall'Italia ha transitato dalla Germania (e forse dalla Polonia) per finire
poi in Svezia.
P.S.
Non e` un quadro scopiazzato qua e la`: e` un'invenzione originale
tipica di Caravaggio.
E,
per ora, chiudo.
Stoccolma,
26 aprile 2021
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